Emanuele Luzzati, per gli amici “Lele”, noto soprattutto come scenografo e illustratore, è stato maestro in ogni campo dell'arte applicata; nel corso della sua carriera ha collaborato con registi, architetti e scrittori di fama internazionale ed ha realizzato più di cinquecento scenografie per Prosa, Lirica e Danza per i principali teatri italiani e stranieri.
Fondamentali sono le collaborazioni con il London Festival Ballet, con il Glyndebourne Festival, con la Chicago Opera House e con la Staatsoper di Vienna.
Emanuele Luzzati nasce a Genova nel 1921. Nel 1940, a causa delle leggi razziali, si trasferisce a Losanna in Svizzera, dove si diploma all'École des Beaux Arts. Nel 1945 ritorna in Italia e ripropone il suo primo allestimento svizzero al Teatro Augustus di Genova e al Teatro Litta di Milano. Nel 1947 realizza le maschere, le scene e i costumi per Lea Lebovitz andata in scena su testo di Fersen. Lo spettacolo ha un grande successo, tale da aprirgli le opere del teatro ufficiale.
Nel 1950 Luzzati, incaricato da Gassman, disegna le maschere e i costumi per Peer Gyni di Henrik Ibsen e nel contempo, insieme all’architetto Pulitzer, inizia l’attività di progettazione di arazzi e tessuti presso la ditta M.I.T.A. di Nervi, che lo porterà a collaborare anche con Zoncada per le realizzazioni sulle navi Andrea Doria, Marco Polo, Ausonia, Leonardo da Vinci, Michelangelo.
Nel 1951 conosce Bartolomeo Tortarolo, detto il Bianco, e inizia l'attività di ceramista nella fornace di Pozzo Garitta ad Albisola. Nel 1955 otterrà il primo premio per la ceramica a Cannes e nel 1957 esporrà nella galleria Rotta insieme a Stefano d'Amico, Lucio Fontana e Aligi Sassu.
Nel 1972 Luzzati espone alla Biennale di Venezia nella sezione di Grafica Sperimentale e nel 1975 fonda insieme ad Aldo Trionfo e a Tonino Conte il Teatro della Tosse di Genova.
Nello stesso anno realizza insieme a Giulio Gianini i film di animazione, la gazza ladra e Pulcinella, e diventa membro dell’AGI (Alliance Graphique Internationale) e dell'Academy of Motion Picture Arts and Sciences.
Nel 1975 realizza i bozzetti per le scenografie dello spettacolo teatrale Il coturno e la ciabatta, tratto dal testo di Alberto Savinio per la regia di Paolo Poli con cui collaborerà anche in seguito.
Nel 1992 l'Università di Genova gli conferisce la Laurea honoris causa in Architettura e l'anno seguente l'Unione dei Teatri d'Europa organizza la mostra “Emanuele Luzzati scenografo” che viene allestita come prima sede presso il Centre Georges Pompidou di Parigi.
Nel 1995 riceve il premio Ubu per la migliore scenografia teatrale italiana dell'anno per le scene di Pinocchio. A Genova, l'anno seguente, viene allestita presso il Palazzo Ducale una mostra antologica della sua opera. Nel 1997 crea il “Parco del Flauto Magico” per bambini a S. Margherita Ligure e realizza a Torino il presepe in Piazza Carlo Felice.
Nel 2001 a Genova, nella suggestiva sede cinquecentesca realizzata da Galeazzo Alessi, viene aperto “Luzzati a Porta Siberia”, Museo dedicato alla sua intera opera di scenografo e illustratore (verrà chiuso nel 2019).
Nello stesso anno la città di Praga gli dedica due mostre, una sulla scenografia e una sull'illustrazione.
Grazie al suo stile personale, al suo linguaggio espressivo ed immediato che si ricollega al mondo dell'infanzia, è diventato uno degli artisti più amati ed ammirati del nostro tempo.
Muore a Genova il 26 gennaio 2007.
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Luzzati, che cos'è la fantasia?
“E' pensare che una seggiola
non sia una cosa su cui sedersi,
ma, se le metti un cappello,
può diventare un uomo”
Luzzati, i miei primi settant'anni
R. Niri, Il Lavoro, 11 giugno 1991