Rassegna stampa mostra personale di Michele Fabbricatore "Fabbricatore racconta Italo Calvino" - articolo di Giulia Cassini per il Secolo XIX online

Sanremo- Anche se Calvino si legge da generazioni sui banchi di scuola la sua filosofia prende forma di solito con la maturità a una seconda lettura oltre al fantastico, alle fiabe o alla mitologia, ben oltre al linguaggio apparentemente semplice eppure più sofisticato di tanti altri autori. E' quello che è successo anche nella mente di Michele Fabbricatore- artista delle Belle Arti di Firenze perfezionatosi in Italia e all'estero- come si dipana chiaramente nella mostra della galleria La Mongolfiera a Sanremo intitolata semplicemente «Fabbricatore racconta Italo Calvino»

L'artista tra sculture o altorilievi in ceramica semirefrattaria, acquerelli e acqueforti non vuole essere definito «l'altro» Calvino (come ha fatto peraltro più di uno all'inaugurazione) ma sicuramente lo omaggia di continuo portando il nome dello scrittore ligure e delle sue opere nelle mostre a Dallas, a Göttingen, a Berlino, a Bath. Di recente l'artista ha anche esposto a Genova al Museo Luzzati in «L'Orlando Furioso» con successo di pubblica e di critica. Un artista non convenzionale che crea con abili mani stilizzati personaggi dagli occhi fissi e magnetici, dall'impostazione ieratica ma con i toni caramellosi del pastello che trasudano di infanzia e di un mondo perduto. Una chiave di lettura personale dell'arte e della letteratura che sembra tuttavia riportare in carne e ossa il Barone Rampante, il Visconte dimezzato, Agilulfo e Marco Polo.

Come spiega la curatrice Gioia Quicquaro «sarebbe interessante contestualizzare le opere di Fabbricatore per luoghi ad esempio a Sanremo dove Calvino ha trascorso l'infanzia e l'adolescenza tra Villa della Meridiana e i parchi e poi la Pigna, il centro storico medioevale e la strada di San Giovanni che costeggia il Rio San Francesco e che lo scrittore percorreva con la madre. Tutti elementi caratteristici che trovano una corrispondenza nelle opere di Fabbricatore».

Per i visitatori però il discorso è semplice: in tanti notano una grande somiglianza dei tratti somatici allungati del viso dell'artista con i volti raffigurati nelle ceramiche, per altri sono fragili fantasie che diventano realtà in un materiale delicato, rendendo evidente come il sogno vada maneggiato con cura per non dissolversi alle prime luci dell'alba. Per i più sono lavori che alzano il velo su un' immaginazione sopita dagli anni dell'infanzia. Sono opere che fanno riassaporare il gusto della meraviglia.

La ricerca artistica di Fabbricatore è del resto una bellezza condivisa, il piacere del bilanciamento della composizione e la sorpresa del dettaglio che spunta con ironia ora dalle mura di un antico castello ora tra le foglie di un non poi così esotico giardino se non dal dorso di un elefante o dalla leggerezza di una mongolfiera che si staglia su uno sfondo blu notte portando a mezz'aria e via via sempre più in alto il re e la regina, due personaggi in cui tutti hanno il piacere o l'ambizione di identificarsi.

 

Fabbricatore racconta Italo Calvino,
Galleria La Mongolfiera, via Roma 50,

a cura di Gioia Quicquaro.
10 giugno- 1 luglio
Orario: chiuso nei festivi; lunedì 16-20; gli altri giorni 9.30 -12.30 e 16-20. Ingresso libero.
Per informazioni: 0184 508554.

Articolo di Giulia Cassini per Il Secolo XIX online.

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